Giudicabli
ECONOMIA CARCERARIA Giudicabili è un progetto di economia carceraria nato per offrire opportunità di lavoro, responsabilizzazione e riscatto a persone che vivono percorsi di esecuzione penale. La valorizzazione delle competenze e attitudini di ogni singolo, il rispetto per ogni storia, il lavoro di squadra, la formazione continua, insieme a materie prime di qualità, sono gli ingredienti dei Giudicabili, prodotti dolci e salati realizzati all’interno della Casa Circondariale di Terni. COME SIAMO ARRIVATI FIN QUI Il progetto GIUDICABILI prende vita nel 2022 con la riattivazione del forno situato all’interno della Casa Circondariale di Terni. Le associazioni di promozione sociale Demetra e Arciragazzi gli Anni in Tasca, con il contributo della Fondazione CARIT, oltre a risistemare locali e impianti, hanno formato un gruppo di detenuti nell’arte della panificazione e pasticceria con l'obiettivo di creare una linea produttiva di economia carceraria. Nel 2022 sono stati formati 14 detenuti, di questi, 5 detenuti di alta sicurezza ora lavorano stabilmente nel progetto. Da tale percorso sono nati i Giudicabili prodotti dolci e salati realizzati dai detenuti della Casa Circondariale di Terni. Il nome fa riferimento ad una determinata categoria di imputati, per i quali è stato avviato un procedimento penale e che si trovano in attesa del giudizio di primo grado, in questo caso però l’unico giudizio atteso è quello del palato di chi li assaggia. PERCHÈ LO FACCIAMO Il progetto Giudicabili persegue i seguenti obbiettivi: • Contribuire in maniera incisiva all’inclusione sociale e lavorativa di detenuti fornendo lor un impiego e formazione e competenza spendibile dopo la detenzione e incoraggiando l’autonomia personale, l’assunzione di responsabilità e la partecipazione attiva • Accorciare le distanze tra carcere e società civile, tra “fuori” e “dentro”, attraverso attività di comunicazione e sensibilizzazione e percorsi di relazione e integrazione, affinché questi due mondi siano più vicini, comprensivi, sistemici. • Innescare la partecipazione di tutte e tutti nella costruzione di una comunità accogliente, in grado di elaborare i conflitti e costruire relazioni riparative